Quali sono le cause della mancanza di personale?

La mancanza di personale è un problema che affligge molte imprese in Italia e nel mondo, soprattutto nei settori del turismo, del commercio, delle costruzioni e della sanità. Si tratta di un fenomeno complesso, che ha diverse cause e conseguenze, e che richiede interventi mirati per essere affrontato. Sicuramente la solita scusa “i giovani non vogliono lavorare” non spiega questa situazione.

Cause principali

Una delle cause principali è la forte ripresa economica dopo la crisi provocata dalla pandemia di covid-19, che ha generato una maggiore domanda di lavoro da parte delle imprese, non sempre soddisfatta dall’offerta disponibile. Secondo i dati della Commissione Europea, oltre un quarto delle imprese europee lamenta la mancanza di personale quale fattore che limita la produzione, nell’industria e nei servizi.

Competenze tecniche

Un’altra causa è la carenza di competenze specifiche richieste dal mercato del lavoro, soprattutto in ambito tecnologico e digitale. La rapida diffusione delle nuove tecnologie richiede infatti lavoratori qualificati in materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), spesso difficili da trovare. Inoltre, alcuni settori tradizionali, come le costruzioni o la sanità, soffrono per la scarsa attrattiva delle professioni manuali o assistenziali, che richiedono fatica fisica o emotiva.

Mobilità Territoriale

Un terzo fattore è la mobilità territoriale dei lavoratori, sia a livello nazionale che internazionale. Da una parte, ci sono regioni o paesi che offrono maggiori opportunità di lavoro e di crescita professionale, attirando i lavoratori più qualificati o ambiziosi. Dall’altra parte, ci sono aree che subiscono una fuga di cervelli o di manodopera, aggravando il problema della mancanza di personale. Inoltre, la pandemia ha reso più difficili i flussi migratori di lavoratori stranieri, che spesso svolgono mansioni poco richieste dai lavoratori locali.

Infine, una quarta causa è la trasformazione sociale e culturale dei lavoratori, che durante la pandemia hanno modificato le loro aspettative e preferenze riguardo al lavoro. Molti hanno sperimentato lo smart working o il lavoro a distanza, apprezzandone i vantaggi in termini di flessibilità e conciliazione tra vita privata e professionale. Altri hanno cambiato lavoro, cercando uno più gratificante o meglio retribuito. Altri ancora hanno deciso di abbandonare il lavoro per dedicarsi ad altre attività o progetti personali.

La soluzione?

La mancanza di personale ha conseguenze negative sia per le imprese che per l’economia del paese. Le imprese infatti devono affrontare una perdita di produttività e competitività, dovendo rinunciare a nuovi progetti o investimenti per mancanza di risorse umane. Inoltre, devono sostenere maggiori costi per reclutare e formare i lavoratori necessari, spesso offrendo incentivi economici o non monetari per attirarli. L’economia del paese invece subisce una riduzione del valore aggiunto generato dalle filiere produttive: secondo uno studio di Unioncamere e Anpal, nel 2022 la carenza di personale è costata all’Italia poco meno di 38 miliardi di euro.

Per affrontare questo problema è necessario intervenire su più fronti: incentivare la formazione e l’aggiornamento professionale dei lavoratori; favorire la mobilità territoriale e internazionale; attrarre talenti dall’estero; migliorare le condizioni di lavoro e le retribuzioni; sostenere la conciliazione tra vita lavorativa e familiare; promuovere l’integrazione dei lavoratori immigrati.

 

 

Victor Guerrero

Victor Guerrero

Mi chiamo Victor Guerrero e sono nato in Spagna, nella provincia di Barcellona. Fin da piccolo ho avuto una passione per l'arte e la cultura, e ho studiato in un liceo artistico di arte visive e plastiche, così come teatro e danza. Ho sempre cercato di esprimere la mia creatività in vari modi, anche nel campo alberghiero, dove ho svolto un percorso professionale che mi ha portato a conoscere diverse realtà e persone. Ho avuto anche l'opportunità di vivere in Inghilterra e in Giappone, due paesi che mi hanno arricchito molto dal punto di vista personale e culturale. Infine, mi sono trasferito a Cremona, dove ho deciso di approfondire i miei studi in scienze psicologiche. Attualmente lavoro per GSxecutive come recruiter e content creator, mettendo a frutto le mie competenze e la mia esperienza in ambito umanistico e artistico.

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