Colleghi di lavoro falsi e l’impatto sul clima aziendale

Doppie, manipolatrici, arroganti. Queste persone godono di una pessima reputazione. Eppure, grazie alle loro abilità, sono in grado di ricoprire posizioni di rilievo ed avere un certo successo professionale.

Le persone autentiche sono spontanee e genuine. Le persone false cercano sempre di ottenere qualcosa.

Saper riconoscere una persona falsa è la migliore arma di difesa contro i suoi tentativi di manipolazione.

Anche se sono molto abili a ottenere ciò che vogliono, le persone false hanno un enorme vuoto dentro di sé.

In genere hanno un’autostima fragile e finiscono per trovare il peggior nemico in loro stesse.

Vediamo perché queste persone si comportano così e quali sono i segnali per riconoscerle.

Come riconoscere una persona falsa?

Una persona “falsa” tende a presentarsi agli altri attraverso una maschera che nasconde la loro vera personalità.

Le persone false non lasciano spazio all’autenticità e si comportano in modo da ottenere specifici effetti sugli altri.

Possono mostrarsi gentili con colleghi che in realtà odiano oppure possono fare complimenti ad altri in modo da poterne trarre vantaggio.

Queste persone tendono a presentare agli altri una realtà distorta e approfittano della fiducia che gli viene concessa. D’altra parte, riescono a instaurare relazioni autentiche solo raramente e con grosse difficoltà:

  • in primo luogo, non sono davvero interessate ai legami affettivi (se non c’è un beneficio reputano inutile l’amicizia);
  • in secondo luogo, riconoscere negli altri aspetti positivi significa per una persona falsa essere rosa dall’invidia e dal senso di inferiorità. Le persone false, infatti, non sono capaci di essere sinceramente felici per gli altri.
Perché le persone diventano false?

Naturalmente non si nasce cattivi, manipolatori o invidiosi.

La genetica è importante per lo sviluppo della personalità di una persona.  Tuttavia anche  l’ambiente in cui una persona è cresciuta ha un impatto notevole.

Alcune idee sviluppate in ambito psicoanalitico possono aiutare a capire perché alcune persone costruiscono una finta personalità.

Lo psicoanalista della scuola indipendente inglese Donald Winnicott, ha coniato il termine “Falso Sé”.

Cos’è il falso sè?

Si tratta di una struttura di personalità alternativa a quella reale, che le persone sviluppano per adattarsi a un ambiente familiare che non le accetta per quello che sono.

Il bambino, pur di mantenere il legame con i genitori, cerca di adeguarsi alle loro esigenze e a ciò che pensa si aspettino da lui.

A volte questi genitori sono troppo distratti, depressi o ansiosi per accogliere la vera personalità del bambino. Questo finisce per sentire di poter essere abbandonato se esprime veramente sé stesso.

La necessità di dover monitorare il proprio ambiente porta la persona a sviluppare ansia, tensione e bisogno di controllo interpersonale.

In alcune famiglie – o contesti sociali – vengono incoraggiate la furbizia, la capacità di aggirare le regole e l’abilità nel manipolare gli altri per ottenere ciò che si desidera.

E’ facile comprendere come in ambienti di lavoro competitivi ed individualisti, sia più facile trovare persone “false”.

Infatti, in tali contesti, l’importante è guadagnare denaro e prestigio, piuttosto che costruire legami con i colleghi.

Quali sono i segnali per riconoscere colleghi falsi

In genere queste persone si caratterizzano per alcuni tratti comuni tra i quali:

Amano mettersi in evidenza.

Hanno un’alta opinione di sé stesse e vogliono che tutti riconoscano la loro bravura. In genere vogliono sempre essere al centro dell’attenzione. Di solito questo loro atteggiamento, nasconde una bassa autostima.

Le persone false giudicano spesso gli altri e cercano di ottenere il controllo nelle relazioni.

Cercano sempre di apparire più importanti di quello che sono Il loro obiettivo è far sentire inferiori gli altri e in questo modo tenerli sotto controllo. Possono diventare passivo-aggressive. I loro complimenti sono sempre ambigui perché nascondo sempre una frecciatina. Se per qualche motivo un collega è al centro dell’attenzione, faranno di tutto per riportarsi al centro della scena.

Non sanno come gestire le proprie emozioni

Di conseguenza possono diventare aggressive con gli altri come difesa per mascherare ciò che provano. Non sono capaci di esprimersi liberamente e hanno imparato che per ottenere ciò che vogliono devono mentire. Quando si ha a che fare con queste persone, si ha la sensazione che da un lato vogliano mostrarsi amiche (probabilmente per ottenere qualche sorta di vantaggio). Dall’altro sono pronte a parlare alle nostre spalle alla prima occasione.

Le persone false sono più interessate all’apparenza che non alla sostanza.

Hanno bisogno di sentirsi perfette. Dato che mancano di umiltà non si mettono mai in discussione. I loro errori sono sempre colpa di qualcun altro o di cause esterne.

Le persone false pensano che siano le cose che si possiedono a definire il valore di un individuo.

Non sono interessate a instaurare relazioni significative. Questo, infatti, vorrebbe dire confrontarsi con le proprie emozioni. La loro visione del mondo risulta distorta e limitata. A causa di questo modo di fare, finiscono per sperimentare un forte senso di disagio interiore e solitudine.

Queste persone hanno bisogno di avere attenzione.

Non possono sopportare di essere ignorate. Sono disposte a dire e fare qualsiasi cosa pur di ottenere approvazione, conferme e ammirazione da parte degli altri. Ogni segno di gentilezza nasconde sempre un secondo fine manipolatorio.

Le persone false sono critiche e non si fidano di nessuno

Il loro meccanismo di difesa è il cinismo. Preferiscono usare il sarcasmo per smontare gli altri, piuttosto che l’autoironia. Questo modo di fare potrebbe far sembrare queste persone intelligenti e acute, ma in realtà tale atteggiamento riflette insicurezza e ansia. Questa categoria di persone preferisce non avere a che fare con le proprie debolezze.

Uno dei segnali che indicano che siamo in presenza di una persona falsa è la mancanza di consistenza

Queste persone non hanno valori definiti a cui attenersi. Passano da un contesto all’altro in modo molto liquido, cercando di essere ovunque e fare tutto, ma senza mai dedicarsi pienamente ad alcuna causa o progetto. Non sanno a cosa tengono veramente e possono arrecare scuse o incolpare gli altri quando superano le scadenze o non ottengono risultati.

Se possono ottenere un vantaggio personale (soldi, prestigio sociale, ecc), riescono a coinvolgere facilmente chiunque a sostenere la propria causa.

Quando sfruttano le altre persone per raggiungere posizioni di potere e controllo, creano un gruppo ristretto ed esclusivo. L’accesso è consentito solo a chi si conforma. Le persone false sono mentalmente chiuse e non si mettono quasi mai in discussione. Paradossalmente, l’esclusività del gruppo contribuisce al successo del suo leader

Come comportarsi con le persone false

Gestire una persona falsa non è facile. Se ne conoscete una che ha le caratteristiche descritte in precedenza dovrete stare molto attenti a non cadere nella sua rete di bugie.

Il punto è che le persone false sono molto abili e tenaci. Se hanno intenzione di ottenere qualcosa da voi, è molto probabile che ci riusciranno senza grandi sforzi. Probabilmente ve ne accorgerete solo dopo qualche tempo, quando ripensandoci, avrete la sensazione di essere stati usati.

Conclusioni

Per non farsi fregare, è importante rimanere lucidi e distaccati. Valutate ad esempio se utilizzano questa tecnica di persuasione, Quando vogliono ottenere qualcosa diventano estremamente gentili e interessate a voi. Inizieranno a farvi favori, all’apparenza in modo disinteressato. In un secondo momento vi chiederanno qualcosa in cambio, facendo leva sul senso di reciprocità e sulla reputazione. Dopo aver ottenuto ciò che desiderano torneranno a essere distaccate, meno disponibili o addirittura irraggiungibili.

 

Gianluca Suardi

Gianluca Suardi

Sono nato a Milano e dopo aver conseguito un diploma ad indirizzo tecnico, ho studiato psicologia presso la Facoltà degli Studi di Padova e mi sono laureato in Psicologia del Lavoro nel 1996. La mia passione per le Risorse Umane, mi ha portato prima a lavorare per alcune società di Ricerca & Selezione di Personale come Recruiter. Nel 2010 fondo GSXecutive. Ci occupiamo di Ricerca e Selezione di Personale, Consulenza Aziendale e Coaching, Teambuilding. Attualmente iscritto all'Ordine degli Psicologi della Lombardia e all'Asnor (Associazione Nazionale Orientatori), nel 2024 conseguirò la qualifica di Coach accreditato ACTP con ICF- International Coaching Federation

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